Haikyuu!! (season 1):
Recensione oltre lo schermo

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Ritorno al passato

La pallavolo è uno sport che ha accompagnato, per oltre 7 anni, la mia infanzia e adolescenza. È un’esperienza che mi ha fatto crescere come poche altre, e che consideravo ormai un capitolo chiuso della mia vita, ma che si è riaperto immediatamente con la visione di un anime che forse avrei dovuto vedere qualche anno fa, quando sulla mia pelle indossavo ancora una divisa con il mio cognome e un numero stampato sulla schiena e sul petto.

Trama e tematiche

“Haikyuu!!” è un anime sportivo del 2014 che sofferma l’intera attenzione su una squadra di pallavolo appartenente alla Karasuno, una scuola superiore della prefettura di Miyagi, in Giappone. In particolar modo, sin dal primo episodio lo sguardo della regia si concentra sul volto di un ragazzino dall’aria ingenua, impacciata e curiosa: Hinata, protagonista dell’intera serie che, osservando una partita della Karasuno in TV, desidera con tutto se stesso impegnarsi per diventare parte attiva di tale squadra.

Frame tratto dai primi minuti del primo episodio, che ritrae un Hinata affascinato dall’idea di entrare in una squadra in costante crescita, come la Karasuno.

La sua costante forza di volontà e la sua voglia di spaccare il mondo lo porteranno ben presto a raggiungere il suo desiderio, entrando in contatto con compagni di squadra pronti ad elogiare le (enormi) potenzialità di Hinata, nonostante non rispecchi le caratteristiche fisiche di un pallavolista medio.

E di cosa ha bisogno un buon centrale (quale è Hinata) per schiacciare la palla con tutta la sua potenza verso il suolo? La risposta è semplice: ha bisogno di un palleggiatore con i fiocchi, aggressivo ma empatico, freddo ma con la semplice e pura voglia di vincere. Caratteristiche che appartengono al co-protagonista dell’anime, Kageyama.

L’intera trama della prima stagione si può intendere come la netta introduzione di una scalata che la Karasuno vuole compiere verso “la cima” di un monte immaginario, la cui vetta rappresenta la vittoria assoluta su tutte le altre squadre.

Questa non è l’unica metafora presente nell’anime. Basti pensare al fatto che la parola “Karasuno” è un derivato di “Karasu“, che significa “corvo“. L’intera squadra viene dunque paragonata ad uno stormo che, con azioni e salti, spiccano il volo nella speranza di superare gli imponenti muri avversari, e di raggiungere la vetta.

Tsubasa wo Kudasas: Haikyuu! OP's/ED's Creditless
Anche il pallone viene metaforizzato e paragonato al sole, simbolo di altezza e speranza di raggiungere i propri sogni.

La struttura dei 25 episodi consente allo spettatore di empatizzare approfonditamente con i vari membri della squadra, conoscendone le esperienze passate, il carattere, le paure, le sensazioni. Ciò vale anche per alcuni dei più importanti avversari, tutti molto ben caratterizzati e carismatici al punto giusto.

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L’anime dedica un’ampia porzione degli episodi a scene di gioco, di puro intrattenimento, seppur non rinunci ad inserire tante, ma tante gag divertenti e alcune puntate di intermezzo, le quali si soffermano sulle sessioni di allenamento della Karasuno e sull’arduo compito che un allenatore che si rispetti deve conseguire: spiegare la teoria di questo complesso sport, nonché le tattiche per affrontare al meglio la partita successiva.

Il modo in cui l’opera viene portata avanti, rende le vicende tutt’altro che prevedibili. Non mancano quindi scene di alto spessore che, a primo impatto, risultano aspre da accettare, e immergono lo spettatore in una sensazione di incredulità e amarezza. Ciò dimostra quanto, in uno sport – come la pallavolo – in cui ogni punto è importante, non contano le difficoltà che si pongono davanti (e che potrebbero abbattere le speranze e i sogni dei giocatori), ma conta il modo in cui ci si rialza e si guarda verso il prossimo punto.

Haikyuu!! – 17 – Random Curiosity

“Haikyuu!!”: anime o realtà?

Le scelte stilistiche adottate dall’anime durante azioni di gioco, frasi d’incoraggiamento e reazioni dinanzi ad un punto realizzato o subìto, rendono “Haikyuu!!” un’esperienza talmente immersiva da sembrare reale. Da spettatore amante della pallavolo, nonché ex-giocatore di tale sport, ho più volte provato la sensazione di star assistendo ad una vera partita, ambientata nel “nostro universo.

Tuttavia, la magia svanisce quando subentra quella piccola dose di irrealismo che fa tornare lo spettatore con i piedi per terra. Mi spiego meglio: pur trattandosi di una squadra appena formata, i giocatori della Karasuno sono già dotati di abilità grandiose e palesemente esagerate. Infatti, in alcuni frangenti, essi assumono i tratti di supereroi dotati di capacità straordinarie e difficilmente replicabili nella realtà.

Hinata Shouyou | Wiki | Haikyuu!! Amino

Colonna sonora e aspetto grafico

Ciascuna scena della prima stagione di “Haikyuu!!” è resa potenzialmente memorabile anche grazie ad una colonna sonora degna di nota e ad un comparto grafico che esalta alla perfezione la bellezza di uno sport tanto dinamico quanto spettacolare e coinvolgente.

Trattandosi di un anime, la regia ha tutte le carte in regola per porre enfasi su ogni singolo istante di qualunque match, esasperando l’utilizzo di slow-motion da brivido e a tratti commuoventi, che manifestano il flusso dei pensieri dei vari giocatori prima di ogni tocco del pallone.

Conclusioni

La prima stagione di “Haikyuu!!” rappresenta una degna introduzione di una storia che, nelle stagioni successive, ha tutte le potenzialità per entrare nel cuore degli appassionati dello sport e non solo. Un anime mozzafiato, curato sotto ogni minimo dettaglio e che spero sia solo l’inizio di una grande avventura fatta di amicizie, legami, empatia, gioco di squadra, sconfitte e traguardi. Prometto di continuare la visione delle stagioni successive, nella speranza di rievocare tempi d’oro che consideravo dimenticati.

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Haikyuu ha riacceso in me la passione per questo meraviglioso sport.
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Pubblicato da Raffaele Del Basso

Una goccia nell’oceano, come tante, appassionata di tecnologia, musica, videogiochi, e di qualsiasi espressione artistica che consenta di conoscere e di cogliere gli aspetti più nascosti della realtà che ci circonda. Sono pienamente convinto del fatto che la tecnologia e l’informatica possano contribuire alla formazione di una vita migliore e più semplice. Per questo motivo, mi piace smanettare con la strumentazione che il progresso ci ha messo a disposizione e sono pronto a sfruttarla al massimo per il bene comune.

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